Meloni: “Il 2% del PIL in difesa, su migranti e conti smentiti i gufi”
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Direttore: Alessandro Plateroti

Giorgia Meloni contro tutti: “Temo che questo sia un calcolo totalmente inventato”

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Giorgia Meloni torna in Senato e difende la sua politica: “Il 2% del PIL in difesa, sui migranti e sui conti pubblici smentiti i gufi”.

Dopo 469 giorni lontana dall’Aula del Senato, Giorgia Meloni è tornata per affrontare il «premier time», rispondendo alle domande su temi caldi come spese militari, politica estera, migranti e riforme istituzionali. Seduta tra i ministri Schillaci e Calderoli, la premier ha mostrato un atteggiamento combattivo e coinvolto: si è espressa con gesti, risate, ma anche irritazione, senza mai sottrarsi al confronto con l’opposizione.

Tra i temi affrontati, ha cercato di aprire anche a un dialogo bipartisan: sul disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell’energia elettrica ha chiesto: «Vogliamo fare una battaglia insieme in Europa? Perché io sono totalmente d’accordo e quindi una volta ogni tanto possiamo lavorare insieme per arrivare a delle soluzioni che interessano i nostri cittadini». Un invito che ha sorpreso, ma che testimonia la volontà, almeno su alcuni fronti, di cercare una convergenza.

Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

La difesa al centro: verso il 2% del PIL

Ma la linea dura si è vista soprattutto sulla difesa. All’accusa di aver promesso 40 miliardi agli Stati Uniti, Meloni ha replicato con fermezza: «Temo che questo sia un calcolo totalmente inventato», chiarendo che «la sicurezza dell’Italia e dell’Europa non sia un favore che si fa agli americani, ma semmai un favore che facciamo a noi stessi». Ha ribadito l’assenza di subordinazione verso Washington, affermando che «con gli Usa non c’è nessuna subalternità».

A chi la incalzava sui tempi, ha risposto con una promessa chiara: «L’Italia raggiungerà il target nel 2025», spiegando che «la libertà ha un prezzo e che, se fai pagare a qualcun altro la tua sicurezza, devi sapere che non sarai tu a decidere pienamente il tuo destino». Parole che rafforzano l’impegno del governo a rispettare gli accordi internazionali, nonostante le critiche interne.

La premier rivendica i risultati

Sul fronte dei conti pubblici, Meloni ha difeso l’operato del governo citando la recente promozione di S&P: «Ricordiamo che non accadeva dal 2017», evidenziando come «l’Italia si presenta in modo credibile di fronte a un quadro che è oggettivamente molto complesso». E sui migranti, ha rilanciato i dati dell’accordo con l’Albania: «Alla fine di questa settimana, oltre il 25% dei migranti trattenuti in Albania sarà già stato rimpatriato in tempi molto veloci», sottolineando che le strategie stanno funzionando «nonostante i tentativi di bloccarle per ragioni chiaramente ideologiche».

Alla fine, Meloni ha chiuso il confronto con una visione di continuità e determinazione: «Il premierato sta andando avanti, è una legge che io continuo a considerare la madre di tutte le riforme» e ha confermato l’intenzione di procedere «spedita sulla riforma della giustizia».

Un ritorno che non ha deluso le attese, segnato da affermazioni nette, sfide aperte e una difesa a tutto campo delle scelte di governo. La premier si è mostrata pronta ad affrontare le critiche, rilanciando su tutti i fronti, con un messaggio chiaro: “smentiti i gufi”.

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ultimo aggiornamento: 8 Maggio 2025 9:51

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